Aziende di qualunque settore, tipologia o dimensione condividono tutte una necessità fondamentale: integrare i diversi sistemi applicativi in uso, sia internamente che verso controparti esterne, per instaurare un efficace scambio di dati e informazioni tra di esse. Application Integration e Data Integration sono due metodologie di integrazione che consentono di implementare questo scambio. Quali sono le differenze?
Application Integration: integrazione point-to-point
La caratteristica principale dell’Application Integration è che questo approccio prevede di connettere direttamente un’applicazione all’altra in modalità “punto a punto”. L’Application Integration va quindi a modificare le interfacce delle applicazioni coinvolte per configurare il flusso dati dall’applicazione sorgente a quella destinataria che deve usufruirne.
Questa modalità di integrazione è l’unica scelta possibile quando si devono scambiare dati in real-time (si tratta di una piccola percentuale dei casi: la maggior parte delle volte, modalità in near real-time o batch sono sufficienti). Lo svantaggio è che nel tempo rischia di creare stratificazioni che ostacolano operazioni evolutive – come sostituire un’applicazione obsoleta con una più moderna – e recano con sé alti costi di gestione e manutenzione.
Data Integration: integrazione con intermediario
La Data Integration, invece, prevede l’introduzione di un intermediario – una piattaforma di Data Integration – che si occupa di ricevere e smistare opportunamente i dati, effettuando anche eventuali operazioni aggiuntive. In questa modalità, le applicazioni sono disaccoppiate e non connesse direttamente tra loro: si integrano solo i dati, non i sistemi che li producono o consumano.
Questa metodologia non è adatta a scambi dati in real-time, ma può essere adottata in tutti gli altri casi. È un approccio progressivo, implementabile anche gradualmente in qualsiasi tipo di azienda. Con la Data Integration si recupera flessibilità, in quanto risulta più semplice modificare qualsiasi parte del proprio sistema informativo in qualunque momento senza grandi impatti sul resto e a costi progettuali inferiori.
Le differenze tra Data Integration e Application Integration, in breve
Possiamo quindi riassumere in maniera molto generale le principali differenze tra Data Integration e Application Integration in questa tabella.
APPLICATION INTEGRATION |
DATA INTEGRATION |
Connessioni point-to-point (applicazioni accoppiate) | Connessioni con intermediario (applicazioni disaccoppiate) |
Approccio indispensabile quando:
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Approccio adottabile quando:
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Necessità di modificare le interfacce delle applicazioni coinvolte | Non si interviene in alcun modo sulle applicazioni, che rimangono indipendenti |
Qual è il migliore approccio di integrazione?
Come spesso accade, la risposta è dipende. Data Integration e Application Integration sono metodologie ugualmente valide per ottenere il risultato sperato – creare flussi di comunicazione efficaci tra le diverse applicazioni di un sistema informativo.
Se vi è necessità di scambiare dati in real-time si dovrà necessariamente ricorrere alla modalità Application Integration; ma in tutti gli altri casi è possibile scegliere un approccio di Data Integration, godendone dei vantaggi sia dal punto di vista economico che di scalabilità.
C’è infatti un importante elemento da tenere in considerazione, ovvero la flessibilità sul lungo termine: grazie al disaccoppiamento, la Data Integration consente di modificare il proprio panorama applicativo con più facilità rispetto alla complessa stratificazione che nel tempo viene generata con un approccio di Application Integration. Questo è un grosso vantaggio se, ad esempio, si vogliono sfruttare al meglio i vantaggi offerti dalla modalità a subscription avendo realmente la libertà di cambiare fornitore quando si vuole; oppure, per fare un altro esempio, se si vuole essere più snelli e veloci in processi di partner onboarding.
In definitiva, la scelta dipende dall’analisi di ciascuna situazione. Quel che è certo è che una scelta sbagliata, che magari sul momento funziona, può a lungo andare avere impatti negativi che risultano in una perdita di competitività.