Per trasferire in modo semplice, il valore e l’importanza di un tema altamente tecnologico come la Data Integration ho scelto di partire da una verità fondamentale e al tempo stesso da una similitudine che trovo particolarmente adatta. I dati sono un asset cruciale per le organizzazioni e offrono un enorme vantaggio competitivo se utilizzati in maniera strategica.
In tal senso, possiamo assimilarli a ciò che il DNA rappresenta per il corpo umano: portatori di informazioni fondamentali! Nel caso dei dati queste informazioni ci servono per prendere decisioni consapevoli, ottimizzare le risorse e migliorare l’efficienza operativa.
Tuttavia, gestire i dati a nostra disposizione non è sufficiente per avere una visione d’insieme. E’ come avere tanti pezzi di un puzzle che non si riescono a mettere insieme; a fare la differenza è la capacità di saper prendere attingere dati da fonti diverse, per poi correlarli e farli dialogare tra loro.
Come? Mi soffermerò su tre aspetti principali.
1. Parola chiave: disaccoppiamento
Integrare i dati è una metodologia che va ben oltre la semplice gestione dei dati, perché consente di disaccoppiare le applicazioni: elemento cruciale per preservare la flessibilità dei sistemi informativi e garantire la continuità operativa delle aziende.
Disaccoppiare le applicazioni significa non andare a modificarle in alcun modo quando le si preparano per poter produrre o consumare dati per altre applicazioni (ad esempio scrivendo interfacce). Di fatto si va ad integrare le varie applicazioni attraverso i loro dati e non attraverso le applicazioni stesse (attraverso interfacce ad esempio). Integriamo quindi il contenuto (dati) anzichè il contenitore (applicazioni).
Il giorno che deciderò di cambiare una applicazione dal mio sistema informativo sarà molto più semplice, in quanto quella applicazione non sarà completamente legata e interfacciata con tutte le altre applicazioni che devono interagire con lei (application integration).
Infine, mantenendo le applicazioni indipendenti, la metodologia di Data Integration di Primeur, consente alle aziende di evolversi e scalare senza dover riprogettare l’intera infrastruttura.
Facciamo un esempio pratico: immaginiamo una grande azienda con diverse divisioni a livello globale: produzione, logistica, vendite etc...
Grazie all'integrazione dei dati lungo tutta la filiera, l'azienda sarà in grado di avere una visione d’insieme della filiera e di individuare eventuali inefficienze negli stabilimenti produttivi dislocati a livello internazionale, intervenire tempestivamente per risolverle, monitorare i flussi relativi alle spedizioni dell’area logistica, garantire un’effettiva riduzione di tempi e costi, accelerando e ottimizzando le fasi di vendita.
Quegli stessi dati, una volta raccolti e analizzati, potranno essere riutilizzati per individuare nuove opportunità di business, ottimizzare la gestione delle risorse e migliorare la soddisfazione del cliente, contribuendo così alla crescita sostenibile dell'azienda.
Ne deriva che la possibilità di rendere le applicazioni indipendenti, quindi di disaccoppiarle, rappresenta uno degli aspetti più rivoluzionari della Data Integration, perché consente di lavorare sui dati separando il contenuto dal contenitore.
2. Possibilità di riutilizzare i dati, integrati, in molteplici contesti
Il riutilizzo dei dati è uno dei vantaggi chiave della Data Integration. Anche su questo aspetto, se pensiamo di nuovo al nostro DNA, sappiamo che le informazioni che contiene sono il patrimonio univoco del nostro corpo e che vengono utilizzate n-volte in contesti e processi (biologici) diversi. Allo stesso modo, come dicevamo, i dati interni all’azienda possono essere utilizzati in molteplici contesti: dalle decisioni operative fino a quelle strategiche.
Quindi uno specifico set di dati integrati, potrà essere utilizzato per ottimizzare il cash pooling ma anche per monitorare il rispetto di normative come il GDPR, o, ancora, per prendere decisioni legate alla sostenibilità perché, se un'azienda sa quante emissioni di CO2 produce, può adottare misure per ridurre l’impatto ambientale. In tal senso il riuso diventa anche una leva strategica di impegno per il rispetto e l’adozione di pratiche eticamente rilevanti.
3. Innovazione e General Purpose Methodology
Ne consegue che la Data Integration non è più solo un modo per efficientare le operation e i flussi di lavoro, ma si caratterizza come una vera e propria metodologia "general purpose", ovvero, applicabile in diversi settori. Che si tratti di manufacturing, banking, insurance o logistic, la Data Integration fornisce un approccio che si adatta ad ogni contesto di business, proprio perché facilita il riutilizzo e la condivisione dei dati in maniera efficiente e sicura.
Una strategia tecnologica che evolve con le esigenze di un mercato in cui aumenta la diffusione di soluzioni SaaS (come i CRM o i sistemi di gestione aziendale), e in cui, di nuovo, la flessibilità data dal disaccoppiamento diventa essenziale per garantire che le aziende possano adattarsi ai cambiamenti senza interruzioni.
La capacità di connettere e disconnettere in modo efficiente applicazioni, sistemi, fonti di dati e partner rappresenta un vantaggio competitivo cruciale perché consente alle organizzazioni di adattarsi rapidamente alle evoluzioni tecnologiche, lanciare nuovi prodotti e servizi con maggiore velocità e ridurre drasticamente i tempi di sviluppo e distribuzione. Il che si traduce in agilità intesa come capacità di rispondere prontamente ai cambiamenti garantendo la business continuity.
4. Conclusioni
In un mondo in cui la velocità di adattamento è cruciale per il successo, l’integrazione dei dati emerge come una delle leve più potenti per le aziende. In questo contesto, con quasi 40 anni di esperienza nel mondo dei dati, per noi è essenziale aiutare le organizzazioni nel loro percorso verso un approccio data-driven. Ogni giorno ci dedichiamo a offrire soluzioni efficaci attraverso la nostra piattaforma di Data Integration, supportate da una metodologia che valorizza agilità e semplicità. Guardando al futuro, e in qualità di CEO, mi sento di dire che le aziende che sapranno valorizzare i dati come asset strategico saranno quelle che guideranno il cambiamento e si adatteranno con successo alle sfide future.
Stefano Musso, CEO di Primeur Group